Cosa vedere nel borgo di Nusco, un luogo incantato in Irpinia tra verde, tradizioni e cultura. Un week end perfetto per rigenerarvi.
Immerso nel verde delle montagne avellinesi è adagiato il piccolo borgo di Nusco, conosciuto come il balcone dell’Irpinia.
Nusco è uno dei borghi più belli d’Italia per il suo fascino, l’ospitalità e il patrimonio culturale. Per chi ama il verde, gli spazi aperti e il cibo buono, Nusco è una meta perfetta per un week end in Campania, per vivere qualche giorno in totale relax.
Cosa vedere a Nusco in un weekend
La città di Nusco si raccoglie intorno al suo centro storico, fatto di piccole stradine e palazzi nobiliari, che riportano ai secoli in cui questa zona ha ospitato importanti dinastie. Tra le architetture meritano di essere ammirati: il Palazzo del Sordo, Palazzo Ciricetti, Palazzo Barbone, Palazzo Astrominica, Palazzo Calabrese e Palazzo della Saponara. Tra gli edifici religiosi si ricorda la chiesa di SS. Trinità, con interessanti affreschi di epoca medievale, e la chiesa di S. Giuseppe con la ricca facciata barocca. Uno degli edifici più importanti è la Cattedrale di sant’Amato, dell’XI, dedicata al santo protettore della città, al cui interno sono conservate le reliquie. Di fianco all’ingresso principale spicca il campanile, alto più di 30 metri.
Ma l’edificio più famoso e ammirato di Nusco è il suo Castello. Si tratta di una rocca di origine longobardo–normanna che si stagliava sulle valli del Calore e dell’Ofanto. Dai resti delle sue mura si può ammirare uno dei paesaggi più belli dell’Irpinia, verdi vallate che si susseguono, monti che si intravedono in lontananza e tutto il verde che ha reso celebre questa terra. Da non perdere anche la visita all’Abbazia di Fontigliano, a pochi chilometri dal centro di Nusco, con l’annesso Antiquarium, dove sono custoditi reperti archeologici dell’età romana.
La notte dei falò di Nusco
Nusco è molto famosa anche per una festa che si tiene ogni anno: la notte dei falò. L’evento si tiene dal 14 al 17 gennaio, giorno in ci si celebra Sant’Antonio Abate con l’accensione della vampa è Sant’Antuono.
L’evento richiama molti visitatori e gli stessi residenti che si incontrano intorno al falò per scacciare gli spiriti e dare il benvenuto alla nuova stagione. Inoltre l’ultimo giorno della festa il centro storico è animato da maschere e musica che daranno il via al Carnevale avellinese.
Ovviamente non mancherà il buon cibo irpino.