Oggi vi vogliamo parlare della sfogliatella, un dolce tipico della Campania che è di fatto un marchio in tutto il mondo.
Andiamo dunque a scoprire tutto quello che c’è da sapere su questo tipo di dolce molto amato in tutto il mondo.
La storia di questa pasta nasce in Costiera Amalfitana, precisamente tra Conca dei Marini e Furore nel 1600. Precisamente siamo nel convento di Santa Rosa e l’ideatrice è Suor Clotilde. Questa un giorno si accorse che erano avanzati pezzi di semola bagnata nel latte. Visto che era un periodo in cui c’erano davvero poche risorse economiche decise di non buttarla utilizzandola con fantasia.
Allora di fatto con un po’ di ricotta, frutta secca e limoncello fece due sfoglie chiuse come un cappuccio di un monaco. Circa 200 anni dopo poi Pasquale Pintauro, un oste, parente di una delle suore, decise di aprire in via Toledo un laboratori dove rivisitò la ricetta dando via alla vendita di quello che sarebbe diventato un marchio di fabbrica della città campana.
Insomma una storia che viene da molto lontano e che ci racconta di un piatto tipico e amatissimo per la sua versatilità e per il suo essere straordinariamente dolce con quel tocco che solo la ricotta può dare.
Esistono di base due tipi differenti di sfogliatella. La prima è quella riccia che è croccante e rivestita di strati di pasta foglia sottili, è a forma di conchiglia e al suo interno troviamo canditi, ricotta, uova, cannella, zucchero e vaniglia. Si tratta sicuramente di quella più tipica.
La seconda invece è quella con la frolla che è caratterizzata da un ripieno identico, ma ha una forma tonda e la pasta frolla va a sostituire quella che è la sfoglia. Due gusti differenti per soddisfare due palati differenti anche se in effetti si vede che sono parenti.
Sebbene alcuni pensano sia molto difficile preparare questo dolce ci sono dei trucchetti per poter fare tutto anche da casa. Di certo serve anche una manualità piuttosto importante per lavorare soprattutto la sfoglia che deve essere molto sottile soprattutto quando preparate quella riccia.
In ogni caso è importante che l’interno dia un risultato uguale in grado di contraddistinguere quello che a Napoli più che un dolce è un vero e proprio simbolo. E voi le avete mai provate? Sicuramente se non l’avete fatto dovete catapultarvi per non perdere più tempo.
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